BERE RESPONSABILMENTE

In questo periodo, le discussioni relative al “Bere Consapevolmente e in maniera responsabile” sono molto diffuse. L’Irlanda ha notificato a Giugno 2022 alla Commissione Europea il “Public Health Alcohol Labelling Regulations”, con il quale il Governo intendeva introdurre l’obbligo di riportare indicazioni relative al cancro, alle donne in gravidanza e alle malattie del fegato nell’etichettatura e presentazione delle bevande alcoliche. 

Bevi possibilmente a stomaco pieno, preferisci la qualità alla quantità, non usare alcol come ansiolitico.

La Commissione Ue ha avuto tempo fino al 22 settembre per presentare le proprie obiezioni, che non sono, però, arrivate. Così, scaduto, a fine dicembre 2022, il periodo di moratoria, da oggi l’Irlanda potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. Il via libera di Bruxelles arriva nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno, e l’annuncio della stessa Commissione di iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici nell’ambito del piano per battere il cancro, e adesso il pericolo è che l’esempio irlandese possa essere seguito da altri Paesi.

Questo avvenimento, non tiene conto della storia e del tipo di consumo e della cultura dei Paesi. Non è confrontabile improprio assimilare l’eccessivo consumo di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino che in Italia è diventato l’emblema di uno stile di vita lento, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre all’assunzione sregolata di alcol.

Chi consuma alcol ha il diritto di essere adeguatamente e pienamente informato riguardo i rischi che corre per scegliere consapevolmente che significa garantire salute e benessere per qualsiasi comportamento legato allo stile di vita: consumo di alcol, abitudine al fumo, abitudini alimentari o sedentarietà, tanto per citare quattro dei principali fattori di rischio modificabili. Il richiamo all’incremento della consapevolezza è particolarmente importante, un consumo, consapevole e moderato, quindi responsabile, risulta compatibile con la vita personale e sociale degli individui e in certi casi, contribuisce addirittura a migliorarne la qualità.

Bere in maniera NON responsabile significa, bere SENZA il controllo o bere nel momento, nel luogo, o per motivazioni sbagliate. Il bere NON responsabile può comportare rischi anche gravi per la salute e la sicurezza degli individui e per la loro convivenza civile.

Il vino per il nostro Paese non è solo bere, ma convivialità, religione, non manca mai nei riti sacri, famiglia, cultura, conoscenza, passione.

Proprio in questo periodo stiamo organizzando corsi di “bere consapevole” e come sommeliers il nostro impegno sarà sempre rivolto al benessere e alla cultura legata al nostro interessante mondo.

Rossi o bianchi da gustare insieme, magari all’ora dell’aperitivo, come passione da condividere. Un consumo consapevole che racconta, anche storia e tradizioni del nostro Paese. Ormai da tempo il vino non è più considerato un genere alimentare ma piuttosto uno Status Simbol.

SABRINA BARACCHI

Fonti: Wine News e ISS

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